DEBITO PUBBLICO

RAPPORTO DEBITO/PIL

lunedì 20 dicembre 2010

Più Daspo per tutti.

Gasparri: "Qui serve una vasta e decisa azione preventiva ... Per non far vivere all'Italia nuove stagioni di terrore occorre agire con immediatezza: solo un deciso intervento può difendere l'Italia". Schifani: "Ogni forza politica e ogni istituzione deve deprecare senza se e senza ma ogni gesto che vada al di là della normalità democratica".
Berlusconi: "Ci sono molte infiltrazioni"
La Russa: "Ci vuole tolleranza zero, come avviene per gli ultras negli stadi".
Mantovano: "Estendiamo il Daspo, servirà sia a prevenire che a reprimere, permetterà di conoscere preventivamente i soggetti da tenere distanti, nell'interesse stesso dei cittadini". Maroni: "Mi sembra una proposta interessante. Riteniamo che questo modello sia esportabile".

Chiude Gasparri: "Voglio fare un appello: genitori, dite ai vostri figli di stare a casa. Quei luoghi sono frequentati da potenziali assassini. Vanno evitati".

Perfetto. Siamo tutti d'accordo. Far avvicinare i ragazzi a quei luoghi - soprattutto le scolaresche - non è affatto prudente. Ci sono persone pericolose. Violente. Malfamate. Che vanno tenute fuori. Isolate. Ce ne sono tante. Ma potremmo cominciare dai più temibili:

Pdl
Abrignani Ignazio (Fi, deputato): ingadato a Milano per dissipazione post fallimentare nelle indagini sulla bancarotta Cit

Berlusconi Silvio (Fi, premier): 2 amnistie (falsa testimonianza P2, falso in bilancio Macherio); 2 assoluzioni per depenalizzazione del reato (falso in bilancio All Iberian, Sme-Ariosto); 8 archiviazioni (6 per mafia e riciclaggio, 2 per concorso in strage); 6 prescrizioni; 3 processi in corso (Telecinco per falso in bilancio, frode fiscale, violazione antitrust; caso Mills per corruzione giudiziaria; diritti Mediaset per appropriazione indebita, frode fiscale; caso Saccà per corruzione).

Berruti Massimo (Fi, deputato): 8 mesi per favoreggiamento per aver depistato nel 1994 le indagini sulle tangenti Fininvest.

Bocchino Italo (An, deputato): indagato a Napoli per associazione a delinquere nell’inchiesta Romeo.

Brancher Aldo (Fi, deputato): condannato in secondo grado per falso in bilancio e fianziamento illecito, reato prescritto (il primo) e depenalizzato (il secondo). Indagato anche per la scalata Bnl.

Camber Giulio (Fi, senatore): condannato a 8 mesi per millantato credito nell’ambito della Kreditna Banka.

Cantoni Giampiero (Fi, senatore): ha patteggiato 2 anni per corruzione e poi per concorso in bancarotta fraudolenta.

Catone Giampiero (Dc autonomie, senatore): 2 rinvii a giudizio a per truffa aggravata e bancarotta fraudolenta.

Ciarrapico Giuseppe (Fi, senatore): 5 condanne definitive fin dagli anni 70 per falsi e truffe varie.

Comincioli Romano (Fi, senatore): imputato per false fatture e bilanci truccati di Publitalia, poi prescritto.

De Angelis Marcello (An, senatore): condannato a 5 anni per banda armata e associazione sovversiva come dirigente del gruppo neofascista Terza Posizione.

De Gregorio Sergio (senatore Fi-Inm): indagato a Napoli per riciclaggio e favoreggiamento della camorra, a Roma per corruzione, a Reggio C. per associazione mafiosa e riciclaggio.

Dell’Utri Marcello (Fi, senatore): 1 condanna definitiva a 2 anni e 3 mesi per false fatture e frodi fiscali in Publitalia; condanna a due anni in appello per tentata estorsione all’imprenditore Garaffa con la complicità del boss Virga (il 10 aprile 2008 la Cassazione ha annullato e rinviato ad altra sezione).

De Luca Francesco (Dc autonomie, deputato): indagato per tentata corruzione in atti giudiziari: il clan camorristico dei Guida si sarebbe rivolto a lui per aggiustare un processo in Cassazione.

Farina Renato (Fi, deputato): ha patteggiato 6 mesi (commutata in una multa) per favoreggiamento nel processo per il sequestro di Abu Omar.

Fasano Vincenzo (An, senatore): condannato a 2 anni per concussione nel 2007, pena indultata.

Firrarello Giuseppe (Fi, senatore): arrestato e condannato a Catania a 2 anni e 6 mesi per turbativa d’asta per le tangenti sulla costruzione dell’ospedale Garibaldi.

Fitto Raffaele (Fi, deputato): imputato a Bari per corruzione, falso e illecito finanziamento ai partiti per presunte tangenti versate da Fitto a Giampaolo Angelucci, re delle cliniche private (anch’esso imputato a Bari).

Formigoni Roberto (Fi, senatore): imputato per abuso d’ufficio nel processo sui maneggi intorno alla Fondazione Bussolera Branca. La Cassazione ha ordinato di rifare il processo d’appello.

Galati Giuseppe (Fi, deputato): a giudizio a Catanzaro nell’inchiesta Poseidone per associaizone a delinquere, truffa, violazione della legge sulle associazioni segrete.

Gaspare Giudice (Fi, deputato): accusato di associazione mafiosa, bancarotta fraudolenta, riciclaggio, assolto perché il fatto non sussiste per i reati di partecipazione a Cosa nostra, bancarotta e riciclaggio. Prescritta l'accusa di avere favorito Cosa nostra.

Grillo Luigi (Fi, senatore): a giudizio a Milano per aggiotaggio per il caso Fazio-Fiorani. Prescritto a Genova per truffa per la Tav.

La Malfa Giorgio (Fi-Pri, deputato): 6 mesi per la tangente Enimont.

Landolfi Mario (An, deputato): indagato per corruzione e truffa «con l’aggravante di aver agevolato il clan La Torre». Nella stessa inchiesta 5 pentiti chiamano in causa il viceministro Cosentino.

Martinat Ugo (An, deputato): sottosegretario allo Sviluppo economico, indagato a Torino per turbativa d’asta e abuso in atti di ufficio per gli appalti Tav.

Matteoli Altero (An, senatore), ministro dei Trasporti: imputato per favoreggiamento a Livorno perchè sospettato di aver favorito, in quanto sindaco di Orbetello, l’ex prefetto della città informandolo di indagini sul suo conto per abusi edilizi all’d’Elba.

Messina Alfredo (Fi, senatore): sotto inchiesta per favoreggiamento nella bancarotta di HDC.

Nania Domenico (An, senatore): condannato nel 1980 a 7 mesi per lesioni quando militava nei gruppi di estrema destra. Condannato in I° per abusi edilizi (poi prescritto) nella sua villa a Messina.

Nessa Pasquale (Fi, senatore): imputato a Bari per concussione, tangenti in cambio di autorizzazioni edilizie.

Paravia Antonio (Fi, senatore): 1995, arrestato per corruzione, prescritto nel 2004.

Papa Alfonso (Fi, deputato): magistrato in aspettativa, vicecapo del gabinetto dei Guardasigilli Castelli e Mastella, indagato dal tribunale dei Ministri per abuso d’ufficio per alcune consulenze facili con Castelli e altri suoi collaboratori.

Pecorella Gaetano (Fi, senatore): imputato per favoreggiamento nelle stragi di piazza Fontana e piazza della Loggia.

Pittelli Giancarlo (Fi, deputato): indagato nell’inchiesta Poseidone sui depuratori per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e appartenenza alla massoneria. È indagato per rivelazione di segreto e diffamazione di De Magistris.

Proietti Cosimi Francesco (An, deputato): indagato a Potenza con Vittorio Emanuele per la truffa ai Monopoli. Roma ha archiviato. Resta aperto, invece, nella Capitale, il filone legato agli ambulatori e alla ex signora Fini Daniela Di Sotto.

Russo Paolo (Fi, deputato): archiviato per l’ipotesi di reato di concorso esterno in associazione mafiosa quando era Presidente della Commissione parlamentare rifiuti. Resta indagato per violazione della legge elettorale.

Scapagnini Umberto (Fi, deputato): a giudizio per abuso di ufficio aggravato per i parcheggi sotterranei a Catania. Richiesta la condanna per abuso di ufficio e violazione delle legge elettorale per la detassazione dei dipendenti comunali, vittime di un’eruzione dell’Etna mai esistita. I 4000 dipendenti dovranno restituire dai 300 ai mille euro.

Scelli Maurizio (Fi, deputato): accusato dalla Corte dei Conti e dalla procura militare di aver dirottato verso altre destinazioni 17 milioni di euro destinati alla Missione Antica Babilonia.

Sciascia Salvatore (Fi, senatore): condannato a 2 anni e 6 mesi per aver corrotto, quando era capo dei servizi fiscali gruppo Berlusconi, alcuni ufficiali della Gdf.

Simeoni Giorgio (Fi, deputato): indagato per associazione a delinquere e corruzione per le tangenti sanità nel Lazio.

Speciale Roberto (Fi, deputato): richiesta di rinvio a giudizio per peculato da parte della Procura militare perché da comandante della Gdf ha utilizzato per scopi personali aerei della Fiamme Gialle.

Tomassini Antonio (Fi, senatore): medico, condannato a 3 anni per falso: durante un parto una bambina nacque cerebrolesa ma lui contraffece il partogramma.

Valentino Giuseppe (An, senatore): indagato per favoreggiamento, si sospetta che abbia rivelato a Ricucci che era intercettato.

PD
Bubbico Filippo (senatore, ex ds): indagato a Catanzaro nell’inchiesta Toghe Lucane, il presunto comitato di affari che da anni decide affari e destini nella Basilicata.

Carra Enzo (ex Dl, deputato ): condannato a 1 anno e 4 mesi per false dichiarazioni al pool di Mani Pulite.

Castagnetti Pierluigi (ex Dl, deputato): una prescrizione per il reato di corruzione per una tangente di 15 milioni di lire nel 1991-1992.

D’Alema Massimo (deputato, ex Ds): prescritto il reato di finanziamento illecito nel processo a proposito di 20 milioni di lire in nero che gli furono versate negli anni Ottanta dal boss delle cliniche Francesco Cavallari. Il 18 novembre 2008 il Parlamento di Bruxelles ha respinto la richiesta della magistratura italiana di utilizzare le intercettazioni telefoniche sul caso Bnl-Unipol e che vedevano coinvolto anche l’ex eurodeputato.

Gozi Sandro (deputato): indagato per associazione a delinquere, truffa e violazione della legge Anselmi nell’ambito dell’inchiesta di Catanzaro “Why not”.

Laganà Fortugno Maria Grazia (deputato): la vedova di Fortugno è indagata per truffa ai danni dello stato dalla procura di Reggio C. nell’inchiesta sulla malasanità nell’ospedale di Locri.

Latorre Nicola (deputato, ex ds): la sua posizione nell’inchiesta Bnl-Unipol (almeno sette telefonate che dimostrerebbero “ruoli attivi ricoperti”) è al vaglio della procura di Milano dopo che il Senato ha negato l’utilizzo delle intercettazioni.

Lolli Giovanni (deputato, ex ds): imputato a Bari per favoreggiamento nell’inchiesta sui presunti abusi della Missione arcobaleno. I reati rischiano la prescrizione.

Lusetti Renzo (deputato, ex Dl): indagato a Napoli per Global Service (il 12 gennaio la Camera deciderà se autorizzare le intercettazioni sue e di Bocchino). Nel 2001 era stato condannato dalla Corte dei Conti a risarcire circa 400 milioni di lire al comune di Roma per consulenze ingiustificate.

Margiotta Salvatore (deputato, ex Dl): indagato a Potenza per le tangenti sull’estrazione del petrolio in Basilicata. La Camera ha negato il suo arresto.

Papania Antonio (ex Dl, deputato): nel 2002 ha patteggiato a Palermo una pena di 2 anni e 20 giorni per abuso di ufficio.

Rigoni Andrea (deputato, ex Dl): condannato in I° a 8 mesi per abuso edilizio all’Isola d’Elba, il reato è stato prescritto.


LEGA
Bossi Umberto (ministro): condannato in via definitiva a 8 mesi di reclusione per 200 milioni di finanziamento illecito dalla maxitangente Enimont. Condannato a un anno per istigazione a delinquere e per oltraggio alla bandiera; indagato e imputato in altri procedimenti penali.

Bragantini Matteo (deputato): condannato in secondo grado a due mesi (con il sindaco di Verona Flavio Tosi) per propaganda razzista per aver organizzato una campagna contro la comunità sinta (zingara) di Verona. La pena prevede anche il risarcimento di sette cittadini sinti.

Calderoli Roberto (ministro): indagato a Milano per ricettazione nell’inchiesta sulla Bpl di Fiorani; si sarebbe spartito 200mila euro con Brancher. Reato prescritto (resistenza a pubblico ufficiale) nei tafferugli con la polizia nella sede leghista di via Bellerio a Milano.

Caparini Davide (deputato): reato prescritto (resistenza a pubblico ufficiale).

Castelli Roberto (sottosegretario): indagato per abuso d’ufficio per alcune consulenze facili affidate mentre era Guardasigilli, il Senato nel dicembre 2007 ha negato l’autorizzazione a procedere. La Corte dei Conti gli ha contestato un danno erariale di circa 400 mila euro.

Maroni Roberto (ministro): condannato a 4 mesi e 200 giorni di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale durante gli scontri in via Bellerio a Milano. Imputato a Verona per creazione di struttura paramilitare fuorilegge.

Stefani Stefano (deputato): indagato a Roma per concorso e riciclaggio in truffa ai danni dello Stato per i finanziamenti al quotidiano «Il giornale d’Italia». La richiesta di archiviazione nasce dall’impossibilità di utilizzare le intercettazioni.

UDC
Cesa Lorenzo (deputato): arrestato nel 1993 e condannato in primo grado per lo scandalo Anas (mazzette per 30 miliardi di lire). Il reato è stato prescritto.

Cuffaro Salvatore (senatore): condannato a 5 anni dal Tribunale di Palermo per favoreggiamento aggravato di alcuni mafiosi. Indagato, sempre a Palermo, per concorso esterno in associazione mafiosa.

Mannino Calogero (deputato): imputato in appello per concorso etserno in associazione mafiosa. Secondo la procura di Palermo avrebbe stretto un patto con Cosa Nostra per avere voti in cambio di favori (Mannino è stato assolto lo scorso 22 ottobre 2008 ndr). A giudizio nel 2007, su richiesta della procura di Marsala, per associazione a delinquere, appropriazione indebita, frode in commercio, falso e truffa aggravata. Una presunta frode di vini.

Naro Giuseppe (deputato): condannato a 6 mesi in Cassazione per abuso di ufficio per l’acquisto con denaro pubblico di 462 ingrandimenti fotografici. Due prescrizioni nell’ambito della Tangentopoli messinese.

Romano Francesco (deputato): indagato dalla Dda palermitana per concorso esterno dopo le rivelazione del pentito Francesco Campanella.


Credo che il Daspo Istituzionale sia l'idea dell'anno: revoca della tessera del Deputato, obbligo di firma durante le sedute parlamentari e galera preventiva fino a fine gare elettorali.


(fonti: nonleggerlo+Unità, societacivile)

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