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lunedì 3 gennaio 2011

Tumori: il punto di non ritorno!

E' arrivato il punto di non ritorno, a fare ammazzare dall'inquinamento noi stessi e i nostri figli io non ci sto più. Si può fare qualcosa e da subito. Proibire tutti gli inceneritori sul suolo italiano. Eliminare la diffusione di sostanze cancerogene da parte delle aziende con nuove leggi e denunciando per procurata strage gli imprenditori che scaricano arsenico, cromo, benzene, toluene, etilbenzene e diossine nell'ambiente e i politici che lo permettono. Un dato della dottoressa Gentili è drammatico: in Italia i tumori aumentano del 3,2% all'anno nei primi dodici mesi di vita, la morte è trasmessa ai neonati dal corpo delle loro madri. L'avvelenamento dell'aria e dell'acqua è stato tollerato come se morire di tumore fosse la cosa più naturale del mondo, ma ora la musica deve cambiare. Maledetti coloro che speculano sulla salute delle persone per fini di lucro, per indifferenza o per un pugno di voti.

"Caro Beppe,

dopo aver letto il post del professor Domenighetti la tentazione di cominciare a prendere un pò di aspirina è forte: una riduzione del 20% del rischio di morire di cancro dopo solo cinque anni lascia stupefatti! C'è però un problema non secondario ed è che ancora una volta si va sulla strada della "riduzione del danno" e non sull'eliminazione delle cause, sulla strada della prevenzione primaria, della assoluta ed inderogabile necessità di ridurre l'esposizione delle popolazioni alle sostanze tossiche e cancerogene. Nei dati sottostanti ti riporto le tonnellate di inquinanti - di cui alcuni cancerogeni certi per l'uomo - emessi in Italia in un anno "a norma di legge", dai soli grandi impianti: tieni conto che si tratta di sostanze persistenti, bioaccumulabili e che anno dopo anno, generazione dopo generazione si accumulano nei nostri corpi e si trasmettono alle generazioni successive. Saprai dei limiti ampiamente derogati per l'arsenico nelle acque italiane, dello spostamento - grazie al Decreto Legge 155 del 13/08/10 - al 31 dicembre 2012 del divieto di superamento di un nanogrammo a metro cubo per il benzo(a)pirene [ e sempre a condizione che ciò non comporti costi spropositati per le aziende...], delle 150.000 tonnellate di pesticidi ogni anno utilizzati in agricoltura e che poi si ritrovano ampiamente nelle acque superficiali e profonde (vedi rapporto ISPRA "Monitoraggio nazionale dei pesticidi nelle acque", dati 2007-2008). Insomma, ben venga anche l'aspirina, ma non diamo l'illusione che sia la risoluzione dei problemi di salute e non dimentichiamo che non potremo certo dare l'aspirina ai nostri bambini, in particolare ai lattanti in cui, nel primo anno di vita (dati AIRTUM 2008), i tumori aumentano nel nostro Paese di ben il 3.2% ogni anno! Se non comprendiamo che il nostro sistema di vita e di sviluppo è insostenibile e non lo rallentiamo al più presto e ad ogni costo, con regole equamente distribuite e rispettate, ci comportiamo ancora una volta come scellerati predoni e se un'aspirina al giorno ridurrà il nostro personale rischio di cancro, non sarà purtroppo questa a migliorare lo stato di salute dei nostri figli e lo stato dell'ambiente in cui li costringiamo a vivere, o meglio, a sopravvivere."

Patrizia Gentilini, oncologa


ALCUNI INQUINANTI IMMESSI IN ARIA ED ACQUA IN ITALIA IN UN ANNO

  • Arsenico e composti: emissioni aria kg/a 1981,3, emis. in acqua 6035,3
  • Cadmio e composti: emissioni aria kg/a 825,5, emis. in acqua 2207,5
  • Cromo e composti: emissioni in aria kg/a 11063,5, emis, in acqua 128963,1
  • Nichel e composti: emissioni in aria kg/a37247,3, emis. in acqua 43365,8
  • Benzene, toluene, etilbenzene, xileni (BTEX): emissioni in aria kg/a 540499,6 (**), emis. in acqua 175067,8
  • Mercurio (Hg) e composti: emissioni in aria kg/a 2821,2, emis. in acqua1065,9
  • Piombo e composti: emissioni in aria kg/a 97063,6, emis. in acqua17903,5
  • Diossine (PCDD) + furani (PCDF): emissioni in aria g/a 103,0


(*)Nel 2005 (dal registro nazionale INES)
(**) solo benzene


IL POST DEL PROFESSOR DOMENIGHETTI

Un'aspirina al giorno toglie i tumori di torno

"L'aspirina (acido acetilsalicilico), che si può acquistare a poco costo in farmacia senza ricetta medica, è probabilmente il più potente farmaco che preso regolarmente quando si è in buona salute è in grado di ridurre nel futuro il rischio di decesso per tumore. Già alcuni studi pubblicati sulle più importanti riviste mediche del mondo avevano mostrato che chi consumava regolarmente aspirina aveva una mortalità significativamente inferiore per alcuni tipi di tumore. Ora un`importante studio pubblicato a dicembre sulla prestigiosa rivista inglese Lancet dimostrava che prendendo regolarmente un`aspirina si riduceva dopo 5 anni del 20% il rischio globale di morire di tumore e del 30% dopo 7,5 anni ( 30% per il tumore al polmone, 35% per quello all`intestino, 40% al colon, 60% all`esofago. ecc). Il beneficio si manifestava dopo 5 anni di presa giornaliera di un`aspirina (indipendentemente dalla dose) e cresceva nel tempo. L'aspirina, sintetizzata nel 1887 dal chimico tedesco Felix Hoffmann, è probabilmente con gli antibiotici il farmaco più straordinario e di maggior successo della storia. Oltre ad essere un analgesico, un antipiretico, un antiinfiammatorio, è utilizzato per curare alcune complicazioni della gravidanza, per la prevenzione primaria e soprattutto secondaria dell`infarto e dell`ictus ischemico. L'aspirina ha tuttavia anche degli effetti secondari il più importante dei quali è rappresentato dai sanguinamenti (ulcere) gastro-intestinali ( circa 1 caso ogni 1.000 persone all`anno che prendono giornalmente aspirina), inoltre essa può leggermente aumentare il rischio di ictus emorragico, rischio quest`ultimo abbondantemente compensato dalla riduzione di quello ischemico e di altri eventi cardiovascolari. Concludendo, il rapporto beneficio/ rischio è ampiamente favorevole al consiglio di raccomandare la presa quotidiana di un`aspirina a basso dosaggio (75 mg ) a partire dai 40-50 anni . Vista l`importanza del beneficio (diminuire il rischio di ammalarsi e morire per un tumore e di fare un infarto o un ictus ischemico) in rapporto agli effetti indesiderati è giudizioso non attendere ulteriori conferme scientifiche che, tra l`altro, se fondate su studi ancora da programmare, non saranno disponibili che tra una decina, se non una ventina di anni. Conferme che tra l`altro non potranno mai venire da studi finanziati dell`industria visto che l`aspirina è un farmaco “libero” da brevetti e che tutti possono copiare, inoltre il suo principio attivo ( l`acido acetilsalicilico ) è alla base di altri preparati con nomi diversi, come ad esempio l`Alka Seltzer. Che non valga la pena di perder tempo la pensa anche il professor Carlo La Vecchia dell`Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri che sul Corriere dell`8 dicembre scorso affermava “sono favorevole all`uso dell`aspirina anche perché ormai i tumori colpiscono una buona percentuale della popolazione”. Opinione identica quella del professor Peter Elwood dell'Università di Cardiff che ha studiato per 40 anni l`impatto dell`aspirina sulla salute e osserva come oggigiorno la decisione di prendere regolarmente un`aspirina va vista nella stessa ottica della promozione di stili di vita favorevoli alla salute. Di opinione diversa invece quella di Carmelo Iacono presidente della società italiana di oncologia medica che, sempre sul Corriere dell`8 dicembre, considera i risultati dello studio inglese “come indicativi e che dovranno essere verificati da ulteriori sperimentazioni prima di tradurli nella pratica medica”. Ora staremo a vedere se gli oncologi se la sentiranno di dare alla popolazione anche il consiglio di prendere un`aspirina a partire dai 40-50 anni oppure se preferiranno non dire nulla o sconsigliare per poi avere più ammalati di tumore su cui sperimentare, finanziati dall`industria, i cosiddetti nuovi farmaci “intelligenti” dal costo elevatissimo e che, per la quasi totalità, prolungano la vita da qualche settimana a qualche mese con effetti indesiderati sovente molto importanti. Non sarebbe per nulla sorprendente se anche gli oncologi da qualche settimana abbiano iniziato a prendere la sera prima di dormire, con un bicchiere di latte per proteggere la mucosa gastro-intestinale, una “baby” aspirina di 75 mg.".

professor Gianfranco Domenighetti

(fonte: BeppeGrillo)

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