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lunedì 24 ottobre 2011

I tre giorni del coglion


CREDEVA di averla convinta e invece no. L’elenco di quanto fatto, delle misure anticrisi minuziosamente compilato da Silvio Berlusconi, non solo non ha rassicurato il cancelliere tedesco Angela Merkel, ma ha lasciato gelidi gli altri partner europei, che ci hanno dato tre giorni di tempo per dare «rassicurazioni ai mercati e agli stati membri». Altro che l’accerchiamento temuto alla vigilia del Consiglio europeo. Il presidente del Consiglio a Bruxelles si è trovato di fronte a un ultimatum esplicitato pubblicamente, che non ammette mediazioni politiche. Dice il presidente dei capi di stato e di governo Ue, Herman Van Rompuy, al termine di un incontro con il Cavaliere: «Abbiamo chiesto dettagli e scadenze precise sulle riforme. Lavoreremo a braccetto affinché l’Italia faccia quanto promesso entro mercoledì». Ma è Nicolas Sarkozy, in una conferenza stampa congiunta con la cancelliera tedesca, ad usare le parole più dure e ad avere l’atteggiamento più sprezzante: «Io e la Merkel abbiamo incontrato Berlusconi e Papandreou per ricordare loro le responsabilità che hanno e le decisioni che devono prendere».

(fonte: Quotidiano.net)

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