Siamo al delirio incontrollato, un gruppo di mediocri burocrati inadatti persino in tempo di pace, figuriamoci in tempo di guerra, sta cercando di capire con quale arma ucciderci, ci stanno insaponando la corda con la cura di un impresario di pompe funebri che prepara la salma per i parenti. Tanto non servirà per loro.
Ancora non si parla di maxi-emendamento, dopo due manovre consecutive nel giro di poche settimane, che già e necessaria la terza manovra, in quanto, la gestione demenziale di questo stallo, ugualmente colpevole, da una parte e dall'altra, ci costa parecchi milioni di euro al giorno, che vengono sottratti allo stesso salvadanaio che serve per pagarci le cure ospedaliere e i contributi ai veri invalidi, per pagare i mille euro al mese ad un lavoratore con famiglia a carico, la cassa integrazione o il contributo di disoccupazione a chi vorrebbe lavorare, ma non può.
Ogni giorno che trascorriamo immersi nell'acido di questo pantano surreale, veniamo corrosi un po' alla volta, i pirana ci staccano pezzetti di carne con calma, non con la nota frenesia, perchè questo gruppo di inetti, sbarcati da Urano, non sa assolutamente dove mettere mano, e continua a giocare le fiches dei cittadini sul rosso di una roulette che ha solo numeri neri.
In un paese normale, probabilmente, qualcuno di questi saltapicchi dovrebbe presentarsi nudo davanti al palazzo e darsi fuoco, gridando SCUSATEMI, e non continuare a reggersi reciprocamente il moccolo.
Presidente, anche Lei, che è una rispettabilissima persona, si scomponga un po' di più, trasmetta ai cittadini che si fidano ancora di Lei la reale gravità del momento. Quando queste indegne comparse si saranno rifugiate in qualche residenza tropicale, e Lei si ritroverà la folla sotto la finestra a implorare pane per i propri figli, non tutti si ricorderanno del Suo aplomb anglosassone e della Sua correttezza istituzionale.
(fonte: prospettico)
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