Lettera del consigliere d’opposizione alla dirigenza della Rai: “Minzolini non ha trasmesso le critiche dell’Osservatore Romano e di Avvenire al premier”.
“Signor Presidente, Signor Direttore Generale, mi permetto di rivolgervi alcune domande confidando in una risposta, se non pubblica, almeno nel consiglio di amministrazione di mercoledi’ prossimo: se l’Osservatore Romano, organo Tg1 Minzolini Rizzo Nervo scrive a Masi: Inaccettabili i silenzi del Tg1 su Berlusconi ufficiale della Citta’ del Vaticano, esprime una critica nei confronti di un Capo di governo e’ una notizia o un fatto routinario e quindi non meritevole di attenzione? Ed ancora: il fatto che nello stesso giorno l’Avvenire, che e’ il quotidiano di riferimento della Conferenza Episcopale Italiana, muove le stesse critiche allo stesso Capo di governo rafforza o no la ‘notiziabilita” della posizione del mondo cattolico nei confronti di un evento che aveva gia’ suscitato polemiche su tutta la stampa? E se il Capo di governo e’ quello italiano e’ giusto informarne i lettori e i telespettatori di quel Paese?”Domande che attendono riposta, queste, secondo Nino Rizzo Nervo, consigliere d’amministrazione della Rai indicato dall’opposizione parlamentare, vicino al PD, che prende carta e penna per scrivere una “segnalazione” al presidente dell’azienda, Paolo Galimberti, e al direttore generale, Mauro Masi.
CHI HA SBAGLIATO? – E, argomenta Rizzo Nervo, non c’è molta scelta: delle due, l’una: “Lo scorso 2 ottobre a differenza dei Giornali radio, del TG2, del TG3 e di Rainews, il TG1 che e’ la testata ammiraglia non ha fatto alcun servizio sugli editoriali dell’Osservatore Romano e dell’Avvenire che definivano ‘deplorevoli’ e ‘insopportabili’ alcune frasi del Presidente del Consiglio: o ha commesso un grave errore di omissione il direttore del TG1 o devono essere richiamati ad un’informazione piu’ sobria i direttori del giornale radio e degli altri telegiornali”. Non è d’altronde la prima volta che il telegiornale diretto da Augusto Minzolini si comporta in questo modo, e, conclude Rizzo Nervo, sarebbe “molto grave, anche in considerazione del preoccupante calo di ascolti di quella testata che ne’ il consiglio di amministrazione ne’ il direttore generale abbiano voluto mai affrontare questo problema con la serieta’ e l’attenzione che invece richiede nell’interesse della credibilita’ e dell’autorevolezza del servizio pubblico”.
(fonte: giornalettismo.it)
Nessun commento:
Posta un commento