Non so se lo sapete già, ma per qualcuno quello di quest'anno sarà un bellissimo Natale. Il 31 dicembre 2010 la legge Gasparri spazzerà via le restrizioni della vecchia Mammì - già particolarmente generosa - e anche per i possessori di più canali televisivi (indovinate di chi stiamo parlando) si aprirà la possibilità di invadere ciò che fin'ora gli era stato vietato: il mercato editoriale.
Silvio Berlusconi potrà così ritornare in possesso dell'amato Giornale - ufficialmente, dico - ma soprattutto avrà la possibilità di allargare a dismisura il proprio impero mediatico. Probabilmente punterà diritto al Corriere della Sera: il più autorevole quotidiano italiano è infatti da sempre in cima ai suoi desideri. Ma potrà penetrare in qualsiasi redazione giornalistica egli desideri, o metterne in piedi delle altre. I suoi infiniti mezzi finanziari - e persuasivi - spalancheranno qualsiasi porta, qualsiasi portone, sarà solo questione di tempo. Conflitto di interessi che invece di placarsi divampa incontrollabile, uno scenario che non saprei nemmeno definire, vista la gravità dell'attuale panorama informativo.
Alla Camera giace dimenticata una proposta di legge di un solo, semplice articolo, i cui primi firmatari furono Gentiloni (Pd), Giulietti (Misto) e Rao (Udc): rimandare al 2015 tale funesta eventualità. Ma ho come l'impressione che i nostri Onorevoli non si danneranno l'anima, per approvarla.
(fonte: Per qualcuno sarà un bellissimo Natale.)
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