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giovedì 9 dicembre 2010

Camera, tutti i numeri della (s)fiducia

Martedì 14 sarà il giorno della verità per il governo. Che potrebbe salvarsi. Ecco i nostri conti

A votare la mozione di sfiducia dovrebbero essere Pd (200), Udc (35), Fli (34), Idv (22), Api (6), Mpa (5), Liberaldemocratici (2), La Malfa, il valdostano Nicco e due deputati non iscritti (Paolo Guzzanti e Giuseppe Giulietti). Il totale, sulla carta, sarebbe pari a 308.
Da questa somma va però sottratto Gianfranco Fini, che è iscritto al gruppo Fli ma - in quanto presidente della Camera - per prassi non vota. Si arriva quindi a 307.
Sosterranno invece il governo Pdl (235), Lega Nord (59), Noi Sud (11), Pionati, Nucara e due deputati non iscritti (Massimo Calearo e Bruno Cesario).Totale 309.
Tra gli incerti, si registrano Radicali (6), Svp (2), e ancora Maurizio Grassano - ex leghista subentrato a Cota, ora con i Liberaldemocratici - e un paio di finiani, vale a dire Giampiero Catone e probabilmente Giuseppe Consolo (ma questo punto sara' chiarito meglio in calce). A questi incerti si aggiungono i deputati IDV Razzi e Scilipoli che hanno dichiarato di non aver ancora deciso. Totale 13.
A Berlusconi servirebbero invece 6 voti favorevoli tra i 13 indecisi - con 315 la mozione di sfiducia verrebbe bocciata -, ma verosimilmente nel centrodestra si punta all'astensione o alla non partecipazione al voto di alcuni parlamentari incerti, eventualità che appare tutt'altro che remota: ci sono molte combinazioni che potrebbero portare a un perfetto pareggio, e in quel caso il governo si salverebbe.
Un'altra possibilità piuttosto concreta è che vi siano alcune ulteriori defezioni tra chi dovrebbe votare la sfiducia - che potrebbero avvenire ovunque -, che unite ad alcune astensioni, potrebbero garantire la bocciatura della mozione presentata dalle opposizioni.


SFIDUCIAFIDUCIAINCERTI
PD2006 (radicali)206
UDC3535
FLI332 (Catone, Consolo)35*
IDV222 (Razzi, Scilipoti)24
API66
MPA55
LD2 (Melchiorre, Tanoni)1 (Grassano)3
PRI-ADC1 (La Malfa)2 (Pionati, Nucara)3
MINORANZE1 (Nicco)2 (Brugger, Zeller)3
NON ISCRITTI2 (Guzzanti, Giulietti)2 (Calearo, Cesario)4
PDL235235
LEGA5959
NOI SUD1111
totale30730913629*
* il presidente Fini, iscritto a FLI, per prassi non vota

AGGIORNAMENTI

A margine è necessario fare alcune precisazioni. Innanzitutto abbiamo inserito tra quelli che voteranno la sfiducia sia Giulietti sia Nicco, i quali non hanno ancora firmato alcuna mozione ma la cui storia personale (a meno di clamorose smentite) non dovrebbe dare adito a dubbi. Nicco è il deputato della Valle d'Aosta, eletto con la lista vicina al centrosinistra, mentre Giulietti, animatore di Articolo 21, ex deputato DS poi passato a IDV, è noto per le battaglie antiberlusconiane e sarebbe una sorpresa clamorosa se non votasse la sfiducia.
Per quanto riguarda gli altri incerti va detto che la SVP, che fa parte del gruppo Minoranze linguistiche, ha dichiarato espressamente che si asterrà alla Camera e farà uscire dall'aula i suoi al Senato (al Senato l'astensione vale voto contrario). I 2 deputati alto-atesini assicurano in ogni caso che questo è il massimo che possono concedere e non hanno alcuna intenzione di votare la fiducia.
Venendo all'Italia dei Valori, il deputato Razzi ha dichiarato di non aver firmato nulla e che anzi vuole vedere giovedì Di Pietro e Donadi. A seguito di screzi tra Razzi e Di Pietro pare che aleggino molti dubbi su una sua ricandidatura alla Camera: nella dialettica si sarebbero inseriti settori della maggioranza, pronti a prefigurare una rielezione con il centrodestra.
Ancora tra i dipietristi c'è Scilipoti, che ha dichiarato di non sapere cosa farà il 14. In un intervista al "Fatto quotidiano" di oggi lascia capire che da qui al 14 potrà succedere qualsiasi cosa.
Per quanto riguarda i due finiani, in effetti Catone non ha nemmeno firmato la mozione quindi il suo voto è completamente incerto al momento, un vero e proprio 1X2. Circolano voci sulla possibilità che i voti di sfiducia di FLI siano solo 33, non contando quindi Fini, Catone e un altro deputato ignoto (c'è chi ha parlato di Silvano Moffa e di Giuseppe Consolo), che pur avendo firmato la mozione non intenderebbe votarla. Per prudenza lasciamo dunque la certezza di 33 voti più 2 voti dubbi, perché non abbiamo ancora la certezza che tutti e 35 i finiani saranno presenti al voto e voteranno contro il governo.
Passiamo ora al caso Grassano, il quale ha detto che avrebbe votato la fiducia, arrivando a sostenere di aver convinto l'altro iscritto al gruppo Liberaldemocratici, Tanoni, a votarla. Tanoni che assicura che Grassano sosterrà la sfiducia, ma leggendo le sue parole sembrano piuttosto un auspicio che una certezza. In ogni caso, Grassano, come Razzi, hanno firmato la mozione ma al momento non ci sntiamo di ascriverlo né al fronte della fiducia né a quello avverso.
6 radicali sono un caso a parte. E' certo che hanno incontrato una delegazione del PDL guidata da La Russa per negoziare alcuni punti in cambio dei quali avrebbero garantito l'astensione. Secondo l'Espresso i punti sarebbero stati una discussione sull'amnistia, sulla Rai, una revisione della legge elettorale in prospettiva maggioritaria, una riforma della giustizia che includa separazione delle carriere e una maggiore attenzione al tema delle carceri. Stando alle ultime notizie, pare che i radicali siano comunque intenzionati a votare no alla fiducia il 14 riservandosi qualsiasi soluzione per il futuro dal 15 in poi. Aspettiamo conferme in giornata per aggiornare la tabella.

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