Qui oggi si saluta con gioia l’ingresso nella compagine di governo di diverse figure di alto profilo istituzionale.
Prendete Aurelio Misiti, il nuovo sottosegretario alle infrastrutture, a sinistra nella foto sopra: prima è stato sindaco del Pci nella sua Calabria, facendo carriera nella Cgil fino a diventarne dirigente nazionale. Di qui ha puntato verso i giochi grossi della politica arrivando a una bella poltrona di sottogoverno con Lamberto Dini (alle opere pubbliche), poi è stato assessore regionale in Calabria con il centrodestra, quindi è passato all’Idv ed è riuscito a farsi eleggere parlamentare con Di Pietro, però presto l’ha mollato ed è passato con il Movimento per le Autonomie di Lombardo, poi ha mollato pure Lombardo ed è passato alla famosa terza gamba del governo, adesso sta direttamente nel governo, e vai, il sogno di una vita.
Se preferite, invece, potete pensare al nuovo sottosegretario all’economia, Bruno Cesario, quello in mezzo nella foto sopra: faceva l’avvocato a San Giorgio al Cremano ma gli piaceva la politica quindi ha iniziato nella Dc napoletana, poi è passato nella Margherita con Ciriaco De Mita e nel 2006 è stato eletto nell’Ulivo, riconfermato a Montecitorio con il Pd nel 2008, nel novembre del 2009 però è passato all’Api di Rutelli e nel dicembre 2010 è entrato nella maggioranza, di quelli che hanno salvato il premier il 14 dicembre, oggi è passato alla cassa.
Se ancora non vi siete saziati, ecco chi si occuperà di ambiente, perbacco, sempre da sottosegretario: si chiama Giampiero Catone (ultimo a destra), è un commercialista napoletano, già consulente finanziario di diversi enti pubblici, poi entrato nei Ccd di Buttiglione, divenuto commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno e Cavaliere del Santo Sepolcro, candidato per l’Udc alle europee del 2004, poi passato alla Dc di Rotondi e nel 2006 eletto nelle liste di Forza Italia; rieletto nel 2008 nel Pdl, è passato con Futuro e Libertà ma solo qualche settimana, poi via nei Responsabili di Scilipoti.
Ah, non so se vi siete accorti ma due su tre dei citati li abbiamo eletti noi, dico noi del centrosinistra. Senza dire di Villari e Calearo, il primo da oggi con una poltrona alla Cultura e il secondo nominato “consigliere personale del presidente del Consiglio” per il commercio estero.
Buona giornata.
(fonte: Alessandro Giglioli)
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