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mercoledì 12 ottobre 2011


Continuare a scavare. Il Tunnel.


23 settembre 2011.

Esperimento del Cern: i fasci di neutrini sparati da Ginevra al Gran Sasso, in una frazione infinitesimale di secondo, via crosta terrestre, potrebbero aver superato la velocità della luce. Sul sito del Ministero dell'Istruzione compare un comunicato stampa devastante, pieno zeppo di errori macroscopici, che fa impazzire la rete. Il più clamoroso è quello del "tunnel":
Rivolgo il mio plauso e le mie più sentite congratulazioni agli autori di un esperimento storico [...] Il superamento della velocità della luce è una vittoria epocale per la ricerca scientifica di tutto il mondo. Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro [...]
Ovviamente non esiste alcun tunnel tra il Cern ed il Gran Sasso: anche perché un'infrastruttura del genere - dalla Svizzera all'Abruzzo - con i suoi 730 km di lunghezza rappresenterebbe la più grande "grande opera" dell'umanità.

23 settembre 2011
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Dopo poche ore il Ministero dell'Istruzione prova metterci una pezza, ma riesce a peggiorare ulteriormente la situazione. E non era facile. Ecco il secondo comunicato, un gustoso mix di ignoranza ed arroganza:
L'ufficio stampa del Ministero precisa che, ovviamente, il tunnel di cui si parla nel comunicato di ieri, non è per nessuna ragione intendibile come un tunnel che collega materialmente Ginevra con il Gran Sasso. Questo è di facile intuizione per tutti e la polemica è assolutamente strumentale. Il tunnel a cui si fa riferimento è quello nel quale circolano i protoni dalle cui collisioni ha origine il fascio di neutrini che attraversando la terra raggiunge il Gran Sasso. Alla costruzione di questo tunnel e delle infrastrutture collegate l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro. Questa polemica è dunque destituita di fondamento ed è assolutamente ridicola.
29 settembre 2011.

Salta la prima testa. Per modo di dire. Massimo Zennaro si dimette da portavoce del Ministro Gelmini, ma rimane a capo della "Direzione Generale per lo Studente" del Ministero dell'Istruzione. Non solo: accetta l'incarico di "superconsulente" di Barbara Berlusconi, figlia del Premier, con l'obiettivo di "rilanciare la sua immagine". E avanti con i conflitti di interessi.

4 ottobre 2011.

Dal sito del Ministero scompare misteriosamente il comunicato stampa incriminato, il primo, quello del "tunnel". Così, di botto, senza spiegazione alcuna. Ma come, non era una "polemica assolutamente strumentale"? Non era una "polemica destituita di fondamento ed assolutamente ridicola"? Non eravamo noi quelli che avevano capito male? Inoltre: ammettere l'errore, no eh? Chiedere scusa ai cittadini? Macché. Prima, l'ignoranza. Poi, l'arroganza. Infine, far sparire tutto sotto al tappeto, sperando che nessuno se ne accorga. Ecco la linea seguita dal Ministero dell'Istruzione.


9 ottobre 2011.

Beh, direte voi, qui non c'è più nulla da scavare. Ministro e Ministero dell'Istruzione, sull'argomento, in pochi giorni sono riusciti ad esplorare nuovi fondi, a colpi di pala, piccone e comunicati ufficiali. Oramai sono usciti dall'altra parte, la terra è finita, che può succedere di peggio? La Gelmini, speleologa della gaffe, professionista della superficialità no-limits, a distanza di un paio di settimane dal fattaccio, è ritornata sull'accaduto. Rilasciando a Repubblica la seguente dichiarazione ...
Sono serena e determinata. E abituata a portare a termine i compiti che mi vengono assegnati. Certo, per l'incidente del tunnel dei neutrini sono stata colpita in ogni modo, e ferita. Ma non mi fermo, so che fare politica non è un giro di valzer.

[Intervistatore: Quel giorno eravate al Quirinale, avevate affidato il comunicato a un giovane, non l'avete controllato]
Al primo incidente di percorso ho pagato un prezzo alto, sono stata travolta dalla velocità di internet e dalla replica sbagliata: il secondo comunicato parlava di polemiche strumentali e non erano parole mie. Bastava chiedere scusa, e farci su un po' d'ironia. So che non esiste un tunnel da Ginevra al Gran Sasso, ho visitato il Cern e non ho visto tunnel. Bastava mettere quella parola tra virgolette e aggiungere tecnologico, il "tunnel tecnologico" dentro il quale sono viaggiati i neutrini.

Ecco, bastava "mettere la parola tunnel tra virgolette e aggiungere tecnologico: il "tunnel tecnologico" dentro il quale sono viaggiati i neutrini".Tunnel tecnologico. Sono viaggiati.

(fonte: Non Leggerlo)

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